Papa Francesco ha chiuso il suo secondo e ultimi giorno a La Habana condividendo con 5mila giovani la pioggia sempre più insistente e una meditazione a braccio, lasciando il discorso preparato. Rispondendo a un giovane che ha detto di sognare una Cuba migliore ha citato uno scrittore latino-americano che dice: le persone hanno due occhi, uno di carne e uno di vetro. Con l’occhio di carne vediamo quello che guardiamo. Con l’occhio di vetro vediamo ciò che sogniamo.
Il Papa ha parlato di quanti distruggono la speranza: sono quelli che non si preoccupano che i giovani non hanno lavoro e quindi non hanno futuro e sono scartati. E sappiamo tutti che oggi, in questo impero del dio denaro, vengono scartati i giovani, quanti sono uccisi prima di nascere, gli anziani perché non producono più. E in alcuni paesi è legge l’eutanasia, ma in molti altri c’è una eutanasia nascosta. Questa cultura dello scarto toglie la speranza. Invece la speranza che sa soffrire è feconda.
Il Papa ha invitato i giovani a sperare perché un giovane senza speranza è già andato in pensione per il disfattismo. Il cammino della speranza non è facile – ha detto – e non si può percorrere da solo. C’è un proverbio africano che dice: “Se vuoi andare veloce, vai da solo, ma se vuoi andare lontano, vai insieme. Infine il Papa ha parlato della cultura incontro. Ha invitato i giovani a camminare insieme, uniti, anche se si è diversi.
Il discorso del Papa a braccio e quello preparato ma non letto
L’IRC e gli umanesimi contemporanei
Corso di aggiornamento organizzato dal MIUR e dalla Conferenza Episcopale Italiana che coinvolge 120 insegnanti di religione cattolica in servizio nelle scuole statali di ogni ordine e grado, sul tema “L’IRC e gli umanesimi contemporanei”; il corso si svolgerà nei giorni 26-28 ottobre 2015 a Santa Maria degli Angeli in Assisi (PG) presso la Domus Pacis.
Si riporta la Graduatoria Regionale definitiva IRC
Scuola Primaria e Secondaria 1° a.s.2015/16